Wanna Marchi Blog

Wanna Marchi fan club, Wanna è innocente sono gli altri che sono fessi.

Thursday, December 01, 2005

La storia

Momentaneamente in tribunale

Vanna Marchi (o Wanna Marchi), nata a Castel Guelfo di Bologna (BO) nel 1932, è una commerciante italiana specializzata nel settore della televendita, attività che unitamente ad alcune sue peculiari modalità comunicative le ha conferito una certa notorietà.

Iniziò a lavorare come estetista, poi a partire dagli anni '80, la Marchi si fece notare per una chiassosa televendita di prodotti dimagranti con cui, malgrado (o forse proprio per) alcuni suoi eccessi "stilistici" di discusso buon gusto, ebbe grande successo.

Intorno al 1990 fu però arrestata per concorso in bancarotta.

In anni recenti fece molto scalpore uno scoop della trasmissione Striscia la notizia a proposito di una presunta truffa che la vedeva coinvolta, al fianco della figlia e di un sedicente mago straniero, quale presentatrice di un'esitazione televisiva di numeri del lotto, talismani, amuleti e "kit" contro le influenze malevole: si scoprì infatti che una società ascrivibile alla detta televenditrice aveva indotto (grazie a questa pubblicità) un rilevante numero di persone ad acquistare costose bustine di sale da cucina e rametti di edera la cui funzione avrebbe dovuto essere quella di scacciare il malocchio. Il materiale doveva utilizzarsi secondo asserite procedure rituali, ed in caso di fallimento di queste (se il sale non si fosse sciolto) si sarebbe acclarata la presenza di malefiche perniciose influenze; la stessa detta società avrebbe quindi provveduto a fornire gli opportuni rimedi.

Il servizio prodotto da Striscia, grazie alla collaborazione di una donna che fingeva di essere interessata ai prodotti ed al "servizio" sui generis provveduti dalla società, si valse di filmati realizzati con telecamere nascoste e registrazioni telefoniche per mostrare la condotta non ordinariamente consueta della società della Marchi, la figlia della quale fu udita minacciare (in realtà, malaugurare) la finta cliente.

Oltre che per alcuni motivi di chimica pura (le proporzioni non avrebbero potuto consentire la completa diluizione del sale in poca acqua), e forse per altri di ordine "ontologico" (i rametti d'edera erano recisi da una pianta nel cortile degli uffici societari), la "terapia" proposta suscitava tutti i dubbi connessi alle intuibili considerazioni scientifiche sull'esistenza del malocchio e la vicenda divenne subito clamorosa per la preoccupazione destatasi nel considerare le proporzioni assunte dal fenomeno della credenza (o, per taluni, della credulità) in simili argomenti.

A seguito dello scandalo, fu avviata un'inchiesta della magistratura sulle ipotesi di truffa ed abuso della credulità popolare, indagine che produsse il rinvio a giudizio della Marchi e di altri collaboratori, e tuttora la causa è sub judice.